Il turismo e le giornate “wow”

Mai luglio fu così piovoso come questo del 2014.

Avere il mare a disposizione e due bimbe smaniose di andarci costituiva una fonte di notevole stress.

Stress a cui si poteva sopravvivere soltanto trovando delle valide alternative.

Nelle Marche non è difficile trovare alternative al mare. Ci sono un sacco di cose da fare e da vedere.

Basta solo informarsi.

Quando non insegno l’attuale schizofrenia del processo di acquisto, mi esercito nel praticarlo.

Così è facile che cerchi informazioni ora per fare adesso qualcosa che ancora non so di volere fare.

Il tweet che ho lanciato era il seguente:

cosa fare in una giornata come questa con 2 bimbe di 2 e 5 anni nelle Marche?

Le risposte non si sono fatte attendere.

Turismo Twitter

Felice di tanta attenzione (ascolto attivo) verso un turista, abbiamo deciso di passare la giornata a Macerata: mattina ai giardini Diaz e pomeriggio al museo delle carrozze.

Le nostre aspettative non sono state disattese: ambiente e servizi all’altezza, ottima fruibilità e soprattutto le bambine si sono divertite.

Potrei fermarmi qui ma non posso disattendere il mio spirito critico (che mi ha fatto arrivare dove sono arrivato e che probabilmente non mi farà avanzare di un millimetro per la restante parte della mia vita…).

Avete presente quando uscite di casa e siete certi di aver dimenticato qualcosa?

Cosa era mancato alla nostra giornata? Ci sono arrivato dopo un bel po’…

Era mancato l’effetto wow!

L’effetto wow è quella sensazione che ti costringe a condividere la tua esperienza con il mondo intero non per esibizionismo ma perché vuoi che la tua felicità possa essere vissuta da altri allo stesso modo.

La giornata wow viene collocata nello spazio del cervello adibito alle giornate memorabili che escono su specifica richiesta, per istinto narrativo o per supporto a future decisioni.

La giornata wow rimane nel nostro cuore. Per sempre.

Il turismo, quello ben fatto, è costellato di giornate wow.

Facciamo due passi indietro.

Macerata dista da dove soggiornavamo circa 40 chilometri.

Dopo le prime cinque frane a costeggiare la strada che abbiamo percorso, ho smesso di contarle.

Luglio piovoso.

Ma se non era luglio sarebbe stato settembre. Se non era quest’anno sarebbe stato il prossimo.

Ho fatto il liceo nelle Marche. C’erano le stesse frane.

Le frane hanno limitato in qualche modo la fruibilità dei servizi?

Sicuramente non in maniera sostanziale, sicuramente l’hanno fatto da un punto di vista percettivo.

Se la componente intermedia del turismo è il viaggio, questo deve essere perfetto.

Anche nella sua percezione.

I giardini Diaz hanno visto tempi migliori. La vernice scrostata sui giochi dei bambini è triste.

Ancora più triste il manifesto di un’ottima iniziativa.

Del 2013.

Macerata-Turismo-Giardini-Diaz

Uno dei motivi per cui la camera di un hotel potrebbe essere migliore di casa tua è l’attenzione ai dettagli.

La stessa cosa vale per una destinazione turistica o per un luogo all’interno di questa.

Arriviamo al museo ed alla biglietteria chiedo di poter pagare con il bancomat.

“Mi dispiace ma non abbiamo il POS”

“Ma non dovrebbe essere obbligatorio?”

Siamo in vacanza. Si esce dal museo e si arriva al primo bancomat.

Finalmente entriamo…

Non mi dilungo oltre e mi sovviene una citazione da una canzone di John Lennon:

Life is what happens to you | while you’re busy making other plans

Il turismo, quello delle giornate wow, è quello che ti capita tra un evento importante ed un monumento da non perdere.

Quello che c’è nel mezzo si imprime nella nostra memoria e per farlo deve essere memorabile come la parola stessa suggerisce.

Se siete d’accordo con me su quello che ho detto fino ad ora prendendo a pretesto un luogo che in ambito turistico è comunque molto attivo e fondamentalmente di ottimo livello, lo sarete ancora di più se parlo delle spiagge di Gallipoli o degli orari dei musei o della classificazione alberghiera.

Sto parlando del nostro prodotto turistico chiamato Italia che ha gravissime mancanze ed ancor più gravi disomogeneità tra luoghi, strutture e servizi.

Sto parlando di una classe politica che non vuole affrontare il problema con un approccio olistico ed a lungo termine. Non oggi, non domani ma tra dieci anni potremo metterci al passo di altre destinazioni turistiche ed eventualmente superarle.

Sto parlando di falsi profeti che per interesse fanno credere che una carta di ottima fattura con fiocchi colorati possa essere un ottimo punto di partenza per un regalo memorabile. Anche senza regalo…

Possiamo farcela.

Se iniziamo oggi.

Se iniziamo dal prodotto.

PS non me ne vogliano @MarcheTourism @marcheforkids @SEMusei @cartafabriano @MuseodelBali per aver preso a pretesto i loro tweet per questo articolo. Svolgono un servizio meraviglioso e professionale. Grazie!

By Cino Wang Platania

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